01 Lug

Una traduzione inedita dell'arte della guerra

Sun Tzu come non l'hai mai letto

Sono sempre stato affascinato dalla cultura orientale e, in particolare, da quella cinese. Fin dai primi viaggi di lavoro mi colpirono: la consapevolezza del cambiamento, la ricerca continua di equilibri successivi e la tensione ad una sistematizzazione del pensiero. Nel 2010 pubblicai, sulla base di un’esperienza avuta, un libro intitolato Yin e Yang Marketing. In quel libro (ancora edito da IlPuntodincontro) racconto dell’incontro con Howard, un manager americano, che mi illuminò sul pensiero orientale e mi spiegò quanto le sue esperienze con questa cultura avessero condizionato il suo approccio al marketing. In uno dei viaggi mi presentò Ji Xin il suo maestro taoista che ci diede la sua versione dell’Arte della Guerra o meglio la diede a Howard che la tradusse in inglese e me la passò. Devo dire che l’idea di scrivere un libro che unisse il pensiero orientale e il marketing mi venne in mente in quel frangente. Tuttavia era già stato pubblicato, anche in Italia. qualche testo che prendeva come riferimento il saggio di Sun Tzu applicandolo alla gestione aziendale e, quindi, preferii fare qualcosa di più originale. Nacque così Yin Yang Marketing.

Il testo dell’Arte della Guerra di Ji Xin (e di Howard) è restato in un angolo del mio hard disk del mio computer per venti anni. Ho deciso di farlo riemergere e di pubblicarlo perché Sun Tzu è da considerarsi una sorta di consulente aziendale o di voce interiore se leggi i suoi consigli ricercando un miglioramento personale.

Le chiavi di lettura, infatti, sono molteplici. Lo stile diretto e asciutto, quasi mai criptico (come altri testi dell’epoca) hanno decretato il successo di queste relativamente poche regole per il “buon governo” delle proprie attività (professionali o personali). In questa edizione non ho commentato volutamente alcun passaggio lo scopo era solo quello di pubblicare il testo integrale così come l’ho ricevuto e tradotto dall’inglese. Le parole in grassetto sono quelle che Howard ha sottolineato nel suo testo.

Rispetto alle versioni originali (a capire quale sia quella più corretta) in questo testo sono state volutamente tolte molte metafore o quasi tutti i riferimenti a unità di misura o modi di dire dell’epoca. Rispetto a molte versioni, questa è sicuramente più scorrevole e intuitiva.

L’arte della guerra o Bing Fa è un trattato di strategia militare attribuito al comandante Sun tzu, il Maestro Sun che, sembra essere vissuto tra il 544 e il 496 a.c. operando come comandante nello Stato di Wu in Cina. Il condizionale è d’obbligo perché non abbiamo certezza né della reale esistenza di Sun Tzu né della paternità del trattato che alcuni vogliono attribuire ad autori successivi. Sul fatto che nel periodo storico di Sun Tzu la Cina fosse luogo di continue battaglie, invece, non vi sono dubbi e che, quindi, esistesse una forte cultura militare in quell’epoca è certo. Alcuni sostengono che il testo sia il contributo di molti generali e di alcuni trascrittori. In realtà si tratta di un testo molto breve: 5000 caratteri che diventano, tradotti, circa 12 mila parole. A me, come credo a milioni di lettori, piace credere che sia stato proprio Sun Tzu a scrivere queste parole e a renderle immortali.

È un testo letto da milioni di persone e adattato a svariati campi ma, naturalmente, trova massima applicazione nella gestione delle relazioni umane e, in particolare, in economia. Non è un caso che in tutte le scuole di management del mondo questo che stai per leggere sia un libro di testo senza, necessariamente, essere indicato nelle bibliografie suggerite da professori di marketing e gestione aziendale. Chi si occupa di strategie in azienda sa che questo libro deve leggerlo. Punto. Ma dovrebbero leggerlo tutti, perché le applicazioni nella vita quotidiana sono ancora più concrete.

Il testo è diviso in 13 capitoli e ogni passaggio è uno spunto di riflessione su come gestire i rapporti umani o come gestire i rapporti tra aziende ovvero su come applicare tecniche di guerriglia alla propria vita quotidiana, personale o professionale che sia.

Ognuno lo legga come vuole. Questa è una versione molto scorrevole e sarà fonte di spunti di riflessione ad ogni lettura